venerdì 27 novembre 2020

Ricevuto per conoscenza il messaggio inviato da un cittadino a una nota associazione animalista.

Dopo ripetute volte che l'ho provata a contattare invano, Le scrivo quanto segue: per l'ennesima volta nella campagna da Lei organizzata, non è stato citato l'argomento dei polli, sia dell'allevamento delle ovaiole, sia quelli da carne, da questo deduco che non c'è il più piccolo interesse nel divulgare quello che accade al riguardo di questi animali, che è scandaloso, incivile e brutale, nel 2020 è assurdo ma veritiero che i consumatori non hanno la più pallida idea di quello che comprano e consumano altrimenti già da diversi anni questo settore sarebbe in declino e no in crescita, però se continuiamo alla no sensibilizzazione di quello che accade, nemmeno spendendo i soldi, e puntate solo il dito verso e solo negli altri settori sarà difficile risolvere questo angoscioso e schifoso problema, peggio del medioevo, si perché all epoca c era più rispetto verso questi animali, ogni tipo di allevamento intensivo andrebbe vietato, ma quello dei polli mi da l impressione che di proposito venga abbuiato, forse perché è quello più redditizio? Si ricordi che ad oggi è quello più crudele e incivile, la popolazione non si immagina lontanamente le crudeltà inflitte a queste creature, perché se così fosse si sarebbe dimezzato da mo'il loro consumo, ma sta a voi parlarne invece di abbuiare questa schifezza, vorrei risposte perché non ne avete fatto luce nemmeno questa volta