martedì 3 novembre 2020

AIUTATECI A DENUNCIARE QUESTA SPORCIZIA CHE RENDE PERICOLOSE LE CARNI E UOVA DEI POLLI E QUESTE ATROCITA'.

 



Scriviamo oggi alla Guardia di Finanza:

INDIRIZZI EMAIL della GUARDIA DI FINANZA

urp@gdf.it;

comando.generale@pec.gdf.it;

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OGGETTODenuncia maltrattamenti, sporcizia e probabile frode alimentare ex art. 440 c.p.:  galline nelle gabbiette di ferro sporche e invase dai parassiti sin dentro agli occhi, polli che non si reggono in piedi a causa della continua selezione genetica e l'ammoniaca, che si sprigiona dalle feci su cui poggiano con il loro corpicino, corrode loro la pelle e pertanto stazionano con la pelle viva e la carne viva tutto il tempo a contatto con le feci di tutti gli animali presenti nella struttura. 


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TESTO MAIL:

Buongiorno, 

con la presente sono a sottoporre alla Vostra attenzione quanto segue, a seguito della visione di alcuni filmati mandati in onda anche al TG2.

Denuncia maltrattamenti, sporcizia e probabile frode alimentare ex art. 440 c.p.:  galline nelle gabbiette di ferro sporche e invase dai parassiti sin dentro agli occhi, polli che non si reggono in piedi a causa della continua selezione genetica e l'ammoniaca, che si sprigiona dalle feci su cui poggiano con il loro corpicino, corrode loro la pelle e pertanto stazionano con la pelle viva e la carne viva tutto il tempo a contatto con le feci di tutti gli animali presenti nella struttura. 


https://vegetarianavegan.blogspot.com/2020/10/aiutateci-denunciare-questi-atroci.html


PregandoVi di dare risalto in particolar modo a queste investigazioni:

🔴 Galline in gabbia e maltrattate - Indagine sotto copertura Essere Animali

Un investigatore di Essere Animali ha lavorato sotto copertura in un mega allevamento di 56.000 galline fornitore del gruppo Eurovo, la multinazionale italiana leader europea nella produzione di uova. Sono vendute con il marchio Naturelle ma, a dispetto del nome, le uova prodotte da questo allevamento provengono da galline maltrattate, scaraventate da una gabbia all’altra e, se malate, uccise con bastonate che le lasciano agonizzanti per decine di minuti. Alle violenze degli operatori, nei cui confronti abbiamo sporto denuncia, si aggiungono le sofferenze causate dalle gabbie, una tipologia di allevamento consentita ma disumana, in cui le galline non hanno nemmeno lo spazio per distendere le ali.

Dopo la diffusione dell’indagine le Naturelle, il noto marchio del Gruppo Eurovo, ha deciso di cessare ogni rapporto di fornitura con l’azienda proprietaria degli allevamenti in cui sono state filmate le violenze sugli animali.

Un investigatore di Essere Animali ha lavorato sotto copertura in diversi allevamenti di proprietà di una grande azienda agricola dell’Emilia Romagna e, con una telecamera nascosta, ha filmato brutali maltrattamenti sugli animali e le prove di una frode alimentare in corso. L’azienda agricola, nei cui confronti abbiamo presentato denuncia, rifornisce noti marchi di uova che troviamo comunemente nei supermercati.

Ad essere drammatiche però non sono solo le immagini delle violenze degli operatori, ma anche le scene che mostrano migliaia di galline rinchiuse in capannoni senza la possibilità di vedere mai l’erba e la luce del sole. Ti mostriamo quello che ha visto il nostro investigatore attraverso due video, uno che documenta l’allevamento “a terra” e un altro, che trovi scorrendo la pagina, quello “in gabbia”.

Da queste due tipologie di allevamento, consentite dalla legge e molto diffuse in Italia, provengono la quasi totalità delle uova che mangiamo, in modo diretto o nei prodotti pronti come pasta e dolci.

Ciò non significa che siamo parte del problema, ma al contrario, possiamo essere la soluzione, optando per scelte alimentari consapevoli!

ALLEVAMENTO A TERRA
VIOLENZA INAUDITA
Una gallina viene presa per le zampe e utilizzata per colpire le altre.

MALTRATTAMENTI
Durante il carico e il trasporto, le galline vengono lanciate, prese a calci e scaraventate nelle gabbie. Più volte subiscono queste brutalità, quando vengono spostate, per motivi logistici, da un capannone all’altro e quando sono mandate, ancora giovanissime, al macello.
LENTA AGONIA
Molte galline non resistono ai maltrattamenti e alle condizioni intensive di allevamento, si ammalano ma non vengono curate. Muoiono di inedia all’interno del capannone o sono uccise in malo modo dal personale.
SOVRAFFOLLAMENTO
La legge consente di allevare nove galline ogni mq e di mutilarle dell’estremità del becco in modo da evitare che si uccidano fra loro per lo stress. In queste condizioni soffrono comunque di plumofagia, una patologia che le porta a strappare le penne a sé stesse o alle compagne.
PESSIME CONDIZIONI SANITARIE
Un’operaia dell’allevamento viene filmata mentre afferma che i topi mangiano le uova destinate al consumo umano e nidificano proprio dove queste vengono raccolte prima di essere vendute ai consumatori.
ALLEVAMENTO IN GABBIA
L’investigatore di Essere Animali ha lavorato sotto copertura anche in un capannone della stessa azienda agricola in cui le galline sono rinchiuse in gabbia.

Con la telecamera nascosta ha filmato ulteriori maltrattamenti degli operatori nei confronti degli animali e documentato la tipologia di allevamento più diffusa nel nostro paese.

Oltre la metà delle uova prodotte in Italia proviene infatti da galline in gabbia che trascorrono tutta la vita senza riuscire nemmeno a distendere le ali.


🔴 GLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI UOVA: https://www.youtube.com/embed/LWBYpDExfCY?list=FLcplPxd8Xz3bOxjqoc6fyKA

 



🔴 Petra: salvata dal trita galline! 


🔴 La Storia di Febe: l'orrore degli allevamenti di pollo.

https://youtu.be/esNiqiqMlYk



🔴 LOUIS - una storia a lieto fine.




🔴 Estratto di Dominion Polli per la carne.




🔴 Estratto di Dominion Produzione di uova.




Ringraziando per l'attenzione, porgo distinti saluti.

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APPROFONDIMENTI:

Articolo 440 Codice Penale 2020

(R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398)

[Aggiornato al 30/06/2020]

Adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari

Dispositivo dell'art. 440 Codice Penale 2020

Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all'alimentazione(1), prima che siano attinte o distribuite per il consumo(2), rendendole pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni.

La stessa pena si applica a chi contraffà, in modo pericoloso alla salute pubblica, sostanze alimentari destinate al commercio.