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mercoledì 12 febbraio 2025

Per Vostra conoscenza ed eventuale iniziativa.

Segreteria Movimento Antispecista

 

Da "Massimo Terrile" t

Cc

Data Tue, 11 Feb 2025 17:45:41 +0100

Oggetto Re: Allevamento a Paderno Dugnano - Lettera dr.ssa Annamaria Manzoni

 

Gentili signore e signori,

condivido la sottostante lettera di protesta della psicologa e psicoterapeuta Annamaria Manzoni sulla possibile autorizzazione all'insediamento di un allevamento di ovini e caprini nella zona di Paderno Dugnano. E' incredibile  che ancora oggi si possano prendere in considerazioni tali progetti da parte delle autorità competenti. Mi auguro che vogliate riflettere sulle conseguenze di tale iniziativa e non autorizzarne la realizzazione, non solo per quanto riguarda l'aspetto ecologico, ma anche, e principalmente, per lo sfruttamento, maltrattamento e uccisione degli animali non umani che ciò comporterebbe, e  per l'esempio che verrebbe dato alla popolazione, specie ai giovani. Inutile poi domandarsi come mai esistono episodi di terribile violenza sugli animali non umani (e anche sugli umani) se fin da piccoli li si è abituati a vederla come se fosse giusto e/o inevitabile. Non é certo inevitabile, oggi, nutrirsi di prodotti di origine animale e utilizzarne i relativi sottoprodotti. E' solo un retaggio della cultura specista del passato, quando non esistevano le conoscenze attuali della scienza dell'alimentazione e dell'etologia.

Mentre si cerca in tutta Europa di rispettare gli accordi di Parigi e di orientarsi verso iniziative che rispettino l'ambiente e gli animali non umani (v. art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea) è desolante vedere che per ragioni puramente economiche si possano autorizzare tali progetti, pur se ritenuti ancora legittimi dalle normative attuali, potendosene intraprendere altri nel rispetto di animali non umani e umani.. 

Il progresso non si ottiene mantenendo le tradizioni del passato, ma avendo il coraggio di accettare il presente e di rinnovarsi.

 

Massimo Terrile

Correzzana (MB)

 

https://www.lacittadelnordmilano.it/2025/02/10/nel-dibattito-sullallevamento-i-grandi-assenti-sono-gli-animali/

10 febbraio 2025

Nel dibattito sull’allevamento i grandi assenti sono gli animali
•  Redazione "La Città"
 
• 10 Febbraio 2025
di Annamaria Manzoni
psicologa e scrittrice

In questi giorni si stanno susseguendo notizie su una costruzione, destinata, pare, a fungere da allevamento di ovini e caprini sul territorio di Paderno Dugnano, confinante con i comuni di Cinisello Balsamo e Cusano Milanino, sulla scorta di autorizzazioni rilasciate nel 2024. Le preoccupazioni dei cittadini si sono concretizzate nella richiesta di precisazioni e proteste, espresse essenzialmente attraverso il megafono di associazioni ambientaliste, Legambiente in primis, e sedi locali di partiti, quali AVS.
Proteste motivate in nome dei danni all’ambiente e delle complesse conseguenze ecologiche, su cui l’Amministrazione padernese dà rassicurazioni, parlando di “rispetto dell’ambiente e della biodiversità”, “compatibilità con la normativa vigente”, ”integrazione paesaggistica” e via dicendo. Parole a parte, si tratta di un incredibile ritorno al passato, con lo smantellamento delle convinzioni che, nel corso dei secoli, hanno portato ad allontanare dai centri abitati strutture di detenzione di animali, tanto più della loro macellazione, a proposito della quale la succitata Amministrazione afferma non esserci ad oggi richieste di effettuarla in loco.
In tutto questo, grandi assenti, convitati di pietra, inascoltati, invisibili, reificati nella considerazione di tutti, sono gli animali, pecore e agnelli, capre e capretti. Assenti nel bilancio delle decisioni e delle proteste, nonostante siano loro i soggetti di questa iniziativa insensata e siano le loro vite e le loro morti ad essere messe in gioco: nell’indifferenza generale a quanto risulta.
La prospettiva abbracciata, ahimè, è quella di sempre, quella per cui l’unico interesse degno di attenzione è quello umano: una prospettiva antropocentrica in cui noi umani ci consideriamo l’unica misura del bene e del male, gli unici portatori di interessi da salvaguardare; è in questa ottica che gli unici oggetti del dibattito appaiono essere le preoccupazioni riferite ai danni ambientali e ai loro inevitabili contraccolpi sul benessere umano, dal momento che la nostra casa ideale sarebbe un territorio il meno contaminato possibile, sano, pulito.
Altre considerazioni invece, a mio avviso, dovrebbero entrare a gamba tesa nel dibattito: a partire da una domanda banale: perché un altro allevamento? Giusto per citare alcune situazioni: sappiamo dai dati ISTAT che in Italia il consumo di carne di agnello dal 2001 al 2023, pur restando molto elevato, si è letteralmente dimezzato. Sappiamo che in Gran Bretagna è stata decisa la chiusura di Smithfield e Billingsgate, due dei più grandi mercati all’ingrosso di carne e di pesce, simboli del commercio alimentare della città di Londra per oltre otto secoli. Motivo? Crollo delle vendite. Sappiamo che i nostri supermercati hanno dovuto, alcuni con convinzione altri pressati da considerazioni economiche, aprire le porte e offrire gli scaffali a prodotti vegani, vista la crescente domanda dei clienti, speculare alla diminuzione della richiesta di prodotti di origine animale.
Intestandosi anche parte del merito di avere sdoganato un termine quale “vegano” fino a pochi anni fa avvolto nell’incomprensione dei più. Tutti elementi che testimoniano nel mondo occidentale una sensibilità in ascesa verso un sistema alimentare diverso, che va trasformandosi in direzione di produzioni e consumi di cibi vegetali, che liberi miliardi di animali dalla crudeltà dell’industria zootecnica. Un passaggio che rappresenta l’adesione a nuovi valori e priorità della società.
Il nostro mondo in enorme rapidissima evoluzione deve fare propria una riconsiderazione del rapporto tra noi umani, gli altri animali e l’ambiente: una nuova filosofia sta accreditandosi, quella che parla della necessità di rivalutare e rimodellare questo rapporto: in cerca di forme di rispetto che finalmente scalzino la nostra specie umana dalla posizione di padroni assoluti dell’intero pianeta, posizione da cui, per altro, questo pianeta lo stiamo distruggendo, maltrattando, umiliando in mille modi.
E un’altra considerazione si impone: pecore e capre non vengono allevate per farci godere della loro compagnia, ma per produrre agnelli e capretti che, a poche settimane di vita verranno strappati, disperati e urlanti, alle loro madri, caricati sui camion e portati al macello, dove verranno sgozzati in un’orgia di sangue, di cui i filmati facilmente reperibili online danno fedele testimonianza: roba da stomaci forti, certamente, ma indispensabile per acquisire conoscenza delle conseguenze delle proprie scelte.
Il latte loro destinato, ma loro sottratto, verrà quindi usato per produrre formaggi, tipo quelli prodotti dall’Agriturismo Ranza (quello che commissiona la costruzione in oggetto), che sul proprio sito vanta, “un laboratorio di produzione e il macello certificato con bollo CEE” e tanto basti per “garantire personalmente la genuinità di ogni prodotto”. Davvero vogliamo far finta di credere che basti la certificazione con bollo CEE per ripulire i macelli dall’orrore che li definisce?
L’idea scellerata di un allevamento a poche centinaia di metri dai centri abitati non si limita ad un anacronistico incentivare stili di vita alimentari messi pesantemente in discussione dalle nuove consapevolezze, ma porta con sé la normalizzazione di un atteggiamento di violenza nei confronti degli animali che ne saranno vittime: la presenza di un luogo del genere non può che sdoganare, rendere del tutto accettabile un luogo che è luogo di violenza. Vivere, abitare, camminare a contatto di una realtà di questo genere non può che portare a forme diffuse di desensibilizzazione, destinate a contaminare il proprio modo di essere. Prime vittime ne saranno i bambini, quelli più fragili, che stanno costruendo la loro idea del mondo sul contesto che gli adulti propongono loro come idoneo, normale, giusto. Dal punto di vista della formazione dell’empatia, che è la capacità di riflettere in sé la sofferenza altrui, un vero disastro.
“Stiamo causando la distruzione dei nostri compagni animali e dell’ecosistema circostante, ricercando null’altro che il nostro benessere e il nostro divertimento e per giunta senza essere mai soddisfatti”: almeno l’autorità indiscussa a livello mondiale di uno scrittore quale Yuval Noah Harari dovrebbe indurre a nuovi pensieri e ripensamenti tutti coloro che, in tutta questa vicenda godono di un potere decisionale.

 

 

Da:

https://criticaliberale.it/2025/02/10/i-cacciatori-hanno-buona-mira/

Rubrica: Lo spillo.

 

I cacciatori hanno buona mira.

di Valerio Pocar

 

Febbraio 10, 2025 Critica Liberale.

 

Le armi da fuoco possono fare male. Finita la stagione della caccia, possiamo trarre un bilancio dei morti (16) e dei feriti (39) colpiti da armi da fuoco e di quelli morti nell’attività venatoria per scivoloni, malori o reazioni degli animali (34) o feriti (30). Qualche civile incolpevole ci è andato di mezzo: 1 morto e 8 feriti.

La pesca sembra una forma di caccia meno cruenta, giacché i pescatori morti e feriti sono solo 23.

Le armi da caccia hanno anche altri effetti: tra omicidi e suicidi, in gran parte le vittime sono donne, sono 9 i morti e 2 i feriti.

Si dice da qualche autorevole fonte che i cacciatori sono i veri amanti della natura, i veri ecologisti. Infatti, le denunce a carico di questi benemeriti per bracconaggio e altri illeciti venatori sono state 303 con 7 arresti, cifra ovviamente ben lontana dalla realtà dei fatti, per via della notoria carenza del personale (questo sì meritorio) delle forze forestali preposte.

Intanto Donald jr spara a esemplari di specie protette di anatre in una nostra laguna. Sentiamo già e ci conforta la protesta della presidente del con(s)iglio e del ministro competente, mentre il tycoon jr ambisce a sparare a specie protette in Canada e in Groenlandia.

Ps. Quanti sono i morti e i feriti imputabili agli immigrati clandestini?

 

Valerio Pocar – lunedì 10 febbraio 2025

 

venerdì 22 marzo 2024

PERCHÉ NON HA SENSO E NON È NEMMENO PIÙ POSSIBILE UN APPRCCIO DEL TIPO: "NO ALLEVAMENTI INTENSIVI MA SI A QUELLI ESTENSIVI"

La locandina di ABOLIAMOLACARNE.BLOGSPOT.COM  indica chiaramente che rispettando davvero gli animali la carne diventerebbe un prodotto costosissimo e di nicchia.


👉PER LA LOCANDINA IN FORMATO PDFQUI


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GREEN PEACE E' CONTRO GLI ALLEVAMENTI (PERO' solo quelli intensivi):


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NOI INVECE SIAMO PER SUPERARE IL CONCETTO DI ALLEVARE DELLE CREATURE PER INGRASSARLE E UCCIDERLE


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La locandina di ABOLIAMOLACARNE.BLOGSPOT.COM  indica chiaramente che rispettando davvero gli animali la carne diventerebbe un prodotto costosissimo e di nicchia.


Davvero la nostra società è pronta ad attuare tutte queste soluzioni costosissime per garantire il benessere animale, soluzioni costose per un prodotto che, oramai si sa, non è affatto necessario per vivere in buona salute?


La carne vegetale e la carne coltivata si presentano invece come le due alternative possibili per avere tanto cibo (in un Mondo in costante crescita), ma superando gli ORRORI DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.


Mi spiego megliocon gli allevamenti estensivi, oltre a non avere in realtà liberato davvero gli Animali perchè saranno sempre a disposizione di addetti al lavoro che li tratteranno alla stregua di oggetti, senza alcuna individualità, ed arrivando anche ad abusare orribilmente di loro (mi riferisco al vile e vergognoso fenomeno della ZOORESTIA), 
.... SI PRODURREBBE ANCHE MENO CIBO!

SE SI VUOLE GARANTIRE CIBO PER TUTTI E SUPERARE LE AGGHIACCIANTI TORTURE INFLITTE AGLI ANIMALI RINCHIUSI NEGLI ALLEVAMENTI, L'UNICA ALTERNATIVA PER PRODURRE CIBO SU LARGA SCALA E' LA CARNE COLTIVATA.





TESTO EDITABILE:

 Siamo tutti d’accordo che gli ALLEVAMENTI INTENSIVI sono il problema base ma non dimentichiamo che anche negli ALLEVAMENTI ESTENSIVI si ammazzano animali ed inoltre a parità di quantità di animali allevati c'è un maggiore consumo di suolo..


E’ noto che i movimenti ed i partiti verdi vorrebbero favorire ALLEVAMENTI ESTENSIVI  dimenticando però quanti ettari ulteriori di superficie dovrebbero essere a loro dedicati e dimenticando del tutto il problema  della MACELLAZIONE, della SOFFERENZA degli animali che spesso sono lasciati nella mani di persone che non solo non li amano ma che sadicamente li stuprano ed abusano di loro originando il vergognoso problema della ZOORESTIA.

In un mondo dove la popolazione è in crescita esponenziale, se non si vuole ridurre la percentuale delle persone che mangiano carne e considerando che  con il sistenma estensivo ci saranno certamente meno animali allevati,  si deve obbligatoriamente pensare ad un modo di produrre cibo ( carne ed altro) in grandi quantità sfruttando tecnologie di natura cellulare  o coltivando prodotti agricoli che forniscano proteine vegetali. Solo questo consentirà di coprire le crescenti necesità alimentari senza più allevare animali/ creature/ esseri viventi per macellarli






LA NOSTRA PROSSIMA INIZIATIVA EUROPEA (la seconda contro la macellazione Animale), 'STOP CRUELTY STOP SLAUGHTER':




mercoledì 13 aprile 2022

Attivismo da ETSA - Associazione Internazionale END THE SLAUGHTER AGE

 

[13/4, 21:29] Nome: E sotto metterei

Carne coltivata + Carne vegetale per un Mondo finalmente senza macelli.

Fondazione Save the Chickens sostiene l'iniziativa europea End the Slaughter Age www.endtheslaughterage.eu

[13/4, 21:31] Nome: Questa cosa ripetiamola anche sui siti e in quante più occasioni possibili

[13/4, 21:31] Nome: Perché la gente deve associare il discorso Carne coltivata e Carne vegetale a un qualcosa che vorrebbero in fondo tutti, anche gli onnivori, ossia la chiusura dei macelli

[13/4, 21:32] Nome: Avere carne con la pace della coscienza insomma

mercoledì 22 dicembre 2021

BASTA MASSACRI NEI MACELLI.... CARNE COLTIVATA? LE LOBBY DELLA CARNE TREMANO. (IN FONDO: MATERIALE PER L'ATTIVISMO VEGANO)

VOGLIAMO LA CARNE VEGETALE O QUELLA COLTIVATA PER TUTTI (COME UNA VOLTA PER TUTTI C'ERA LA CARNE AMMAZZATA...!).

 






  


MATERIALE PER L'ATTIVISMO VEGANO:

👉MANIFESTI CARNE COLTIVATA + UOVA COLTIVATE (NICOLAS): https://drive.google.com/drive/folders/1ZmEjUwmVSt2zwSfrFNvj2PqVub8qCyt_?usp=sharing

 

👉MANIFESTI + adesivi END THE SLAUGHTERS AGE (e PETIZIONE STOP ALLEVAMENTI E MACELLI): https://drive.google.com/drive/folders/1woali6uRPAoSbkZdOXXtcGW0q30srQvN?usp=sharing

 

👉PER ALTRI VOLANTINI:  WWW.VOLANTINIANIMALISTI.WEEBLY.COM

martedì 15 giugno 2021

MEAT ABOLITION. RISOLUZIONE PER L'ABOLIZIONE DELLA CARNE TUTTA.

 Risoluzione per l'abolizione della carne tutta.

Poiché la produzione di carne implica l'uccisione degli animali che vengono mangiati,

poiché le condizioni di vita e la macellazione causano loro sofferenza,

poiché il consumo di prodotti animali non è necessario,

poiché gli esseri senzienti non devono essere maltrattati o uccisi senza necessità,

per questo, l'allevamento, la pesca e la caccia, così come la vendita ed il consumo di prodotti animali, devono essere aboliti.

Meat Abolition

Meat Abolition
Settimane mondiali per l'abolizione della carne

Questo blog si unisce al movimento mondiale che rivendica l'abolizione della carne, del pesce, delle uova, di latte e latticini, dell'allevamento in generale, della caccia e della pesca, ovvero di tutte quelle pratiche umane di appropriazione e controllo dei corpi e delle vite degli animali non umani a scopo alimentare.


http://aboliamolacarne.blogspot.com/2010/01/materiali-per-la-seconda-giornata.html

lunedì 14 giugno 2021

ABOLIAMO LA CARNE: MATERIALE PER L'ATTIVISMO

 PER IL SITO INTERNET: http://aboliamolacarne.blogspot.com/2010/01/materiali-per-la-seconda-giornata.html

mercoledì 10 febbraio 2010

Materiali per le mobilitazioni (Italia)

Elenco dei materiali scaricabili per le Giornate per l'Abolizione della carne (ultima settimana di gennaio, di maggio, di settembre) - in aggiornamento

I seguenti materiali possono essere richiesti al Coordinamento per l'Abolizione della Carne, che li invierà dietro pagamento delle spese di stampa. Per richiedere i costi o inviare i recapiti di spedizione, si prega di scrivere a: abolizione.carne@gmail.com

E' anche possibile scaricare il file .zip dei materiali utili per i presidi


Locandina:



locandina (pdf per stampa)

Locandina A3 nuova:



locandina (pdf per stampa)

Volantino A5:



volantino A5 fronte/retro (pdf per stampa - prima versione)
volantino A5 fronte/retro (pdf per stampa - seconda versione)

Volantino A4:





volantino A4 (pdf per stampa)

Volantino A4 "quando qualcuno diventa qualcosa" (novità aprile 2010):



volantino A4 "quando qualcuno diventa qualcosa" (pdf per stampa)




Materiali in inglese sono disponibili sul sito del Coordinamento Internazionale: www.nomoremeat.org

I resoconti delle iniziative svoltesi in Italia lo scorso anno sono disponibili qui
I resoconti delle iniziative svoltesi nel mondo sono disponibili su nomoremeat.org ("action reports")

Materiali di approfondimento

Volantino con testo sulla macellazione rituale

Intervista al Coordinamento italiano per l'abolizione della carne sulla conferenza del 23/1/2010 (Radio Onda d'Urto)

Intervista al Coordinamento italiano per l'abolizione della carne sulle mobilitazioni di gennaio 2010 (Radio Onda d'Urto)

Video sull'abolizione della carne (2009, in italiano)

Risoluzione per l'abolizione della carne (video)

Video azione "Mourning for the Animals" (Svizzera)

Vari video sulle mobilitazioni italiane 2009 e 2010 (Torino, Olbia, Pordenone, Milano)

Contatti: abolizionecarne@gmail.com