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Molte persone sostengono di voler comprare carne solo da "allevamenti etici". Ma può essere etico un processo che vede un essere vivente come un prodotto e lo uccide? Spesso le persone dicono di comprare esclusivamente la carne da allevamenti estensivi, dove gli animali hanno vissuto con "gioia e felicità".
Prendiamo per esempio gli allevamenti di polli: quelli allevati all'aperto rappresentano meno del cinque per cento della carne di pollo venduta nei negozi, e se la passano poco meno peggio dei loro simili allevati in modo intensivo. Non sempre possono vagare liberamente, infatti sono tenuti in un numero sempre maggiore in capannoni stretti, e hanno accesso all'esterno per meno di metà del tempo della loro vita, meteo permettendo.
Le "buche" consentono ai polli di entrare e uscire dai capannoni, ma l'affollamento spesso significa che solo pochi di loro possono effettivamente raggiungerli. Altri sistemi di "benessere più elevato" possono allevare varietà di polli a crescita più lenta e consentire loro di vivere un po' più a lungo, ma indipendentemente da come vivono i polli, incontreranno tutti una fine terrificante e sanguinosa in un macello.
Queste persone non solo ignorano la realtà, ma anche l'impatto ambientale degli allevamenti estensivi che per assurdo è maggiore di quelli intensivi! Per questo è così importante introdurre la carne coltivata!