mercoledì 27 settembre 2023

STOP CRUELTY STOP SLAUGHTER (Stop Farming, Stop Slaughter): STIAMO LAVORANDO AL TESTO DELLA NUOVA INIZIATIVA EUROPEA.

 STOP CRUELTY  STOP SLAUGHTER

(Stop Farming, Stop Slaughter)


1)  MOTIVI DI SALUTE PUBBLICA. GLI ALLEVAMENTI COME BOMBE AD OROLOGERIA PER LA PRESENZA DI TANTI INDIVIDUI DELLA STESSA SPECIE AMMASSATI TUTTI INSIEME.

 Tra i tanti si segnalano questi articoli:


 1) COVID E ALLEVAMENTI INTENSIVI. GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI AUMENTANO IL RISCHIO DI FUTURI SPILLOVER:

https://ilbolive.unipd.it/it/news/allevamenti-intensivi-aumentano-rischio-futuri

 

2) Aviaria, gli allevamenti intensivi sono ‘bombe’ a orologeria

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/08/aviaria-gli-allevamenti-intensivi-sono-bombe-ecologiche-a-orologeria/6832196/

 

3) Se non fermiamo gli allevamenti intensivi, il pollo che mangiamo ogni giorno farà scoppiare la nuova pandemia

https://www.greenme.it/news/approfondimenti/allevamenti-intensivi-pollo-aviaria-pandemia/

 

1) LA CARNE DEL FUTURO (carne coltivata)

https://www.varesenews.it/2023/07/la-carne-del-futuro/1666244/

 

 

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DAI BLOG:

https://vegetarianavegan.blogspot.com/2023/04/coronavirus-covid-19-e-allevamenti.html

 

SE NON FERMIAMO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.... LA PROSSIMA PANDEMIA ARRIVERA' DAGLI ALLEVAMENTI DI POLLO. Il settore avicolo è UNA BOMBA AD OROLOGERIA.

 greenMe : https://vegetarianavegan.blogspot.com/2023/02/se-non-fermiamo-gli-allevamenti.html

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2° NON MENO IMPORTANTE)    DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’ANIMALE E TRATTATO DI LISBONA DEL 2007 CHE HA RICONOSCIUTO GLI ANIMALI COME ESSERI SENZIENTI.


“Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza”, ebbe a sancire la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, sottoscritta il 15 ottobre 1978 a Parigi. Così come il Trattato di Lisbona, all'art. 13, riconosce gli animali quali “esseri senzienti”, disponendo che “l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali”.
La realtà è però diversa. Lo sfruttamento animale è sempre più diffuso negli Stati dell'Unione, nonché l’aberrazione del detenere animali solo per sfruttarli al fine di arricchire chi li detiene (animali allevati, maltrattati e uccisi per vendere la loro carne, animali sfruttati e uccisi per la loro lana, per il loro latte o le  loro uova, per le loro pelli o pellicce). Animali che, anche geneticamente, vengono modificati solo per aumentare i profitti commerciali a danno del benessere animale, dell'ambiente e spesso della stessa salute dei cittadini.


Chiediamo, pertanto, la progressiva chiusura degli allevamenti e dei macelli in quanto attività incompatibili con la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale di Parigi e con il Trattato di Lisbona, nonché con il sempre crescente progresso etico e morale della nostra società, mediante lo spostamento dei sussidi europei dalla zootecnia ad una produzione alimentare più etica senza ingredienti d’origine animale.


Entro il 2030, ovvero entro due anni dall’approvazione della presente ICE, dovrà essere completata la sostituzione della carne cosiddetta ‘tradizionale’ (ossia carne derivata dalla macellazione degli animali) con la carne, nonché gli altri derivati animali, prodotti con ingredienti d’origine esclusivamente vegetale ovvero con l’agricoltura cellulare con riferimento soprattutto all’alimentazione dei nostri amici animali.

In tal modo, anche i tremendi trasporti di animali vivi non avranno più ragione d’esistere.

 

Se gli animali sono esseri senzienti, si dovrebbe passare ad un’alimentazione senza ingredienti d’origine animale, senza se e senza ma.

 

Giusta la considerazione che le attività di allevamento e macellazione si pongono così nettamente in contrasto con la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale e con il Trattato di Lisbona, e giusta la considerazione che queste attività hanno con il tempo perso il loro requisito di necessarietà, requisito sulla base del quale sino ad ora sono state comunque accettate o ammesse, in virtù di entrambe queste premesse, riteniamo che tali attività non debbano solo essere ridotte e non finanziate più con i sussidi, ma che al contrario detti sussidi debbano essere riconosciuti loro esclusivamente in un’ottica di aiuto nel necessario e doveroso cambiamento e ristrutturazione aziendale.

Si propone in questa sede che gli incentivi siano dati ai produttori di proteine etiche (carne e altri prodotti d'origine animale che si producano invece con la tecnica della coltura cellulare ovvero i simil prodotti con ingredienti 100 per cento vegetali). Gli stessi operatori della zootecnia possono fare domanda dei sussidi, previa sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione aziendale che entro l'anno solare li metterà in grado di produrre carne o altri derivati animali con la tecnologia cellulare (e non più con il metodo dell’allevare animali al solo scopo di profitto e/o di macellazione), pena la restituzione dei fondi UE ricevuti
ovvero la chiusura immediata dello stabilimento.