STOP CRUELTY STOP SLAUGHTER
(Stop Farming, Stop Slaughter)
1) MOTIVI DI SALUTE PUBBLICA. GLI
ALLEVAMENTI COME BOMBE AD OROLOGERIA PER LA PRESENZA DI TANTI INDIVIDUI DELLA
STESSA SPECIE AMMASSATI TUTTI INSIEME. |
https://ilbolive.unipd.it/it/news/allevamenti-intensivi-aumentano-rischio-futuri
2) Aviaria, gli allevamenti
intensivi sono ‘bombe’ a orologeria
3) Se non fermiamo gli allevamenti intensivi, il pollo
che mangiamo ogni giorno farà scoppiare la nuova pandemia
https://www.greenme.it/news/approfondimenti/allevamenti-intensivi-pollo-aviaria-pandemia/
1) LA CARNE DEL FUTURO (carne coltivata)
https://www.varesenews.it/2023/07/la-carne-del-futuro/1666244/
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DAI BLOG:
https://vegetarianavegan.blogspot.com/2023/04/coronavirus-covid-19-e-allevamenti.html
SE NON
FERMIAMO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.... LA PROSSIMA PANDEMIA ARRIVERA' DAGLI
ALLEVAMENTI DI POLLO. Il settore avicolo è UNA BOMBA AD OROLOGERIA.
greenMe : https://vegetarianavegan.blogspot.com/2023/02/se-non-fermiamo-gli-allevamenti.html
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2° NON MENO IMPORTANTE) DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI
DELL’ANIMALE E TRATTATO DI LISBONA DEL 2007 CHE HA RICONOSCIUTO GLI ANIMALI
COME ESSERI SENZIENTI. |
“Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti
all'esistenza”, ebbe a sancire la Dichiarazione universale dei diritti
dell'animale, sottoscritta il 15 ottobre 1978 a Parigi. Così come il Trattato di
Lisbona, all'art. 13, riconosce gli animali quali “esseri senzienti”,
disponendo che “l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle
esigenze in materia di benessere degli animali”.
La realtà è però diversa. Lo sfruttamento animale è sempre più diffuso negli
Stati dell'Unione, nonché l’aberrazione del detenere animali solo per
sfruttarli al fine di arricchire chi li detiene (animali allevati, maltrattati
e uccisi per vendere la loro carne, animali sfruttati e uccisi per la loro
lana, per il loro latte o le loro uova,
per le loro pelli o pellicce). Animali che, anche geneticamente, vengono
modificati solo per aumentare i profitti commerciali a danno del benessere
animale, dell'ambiente e spesso della stessa salute dei cittadini.
Chiediamo, pertanto, la progressiva chiusura degli allevamenti e dei macelli in
quanto attività incompatibili con la Dichiarazione universale dei diritti
dell’animale di Parigi e con il Trattato di Lisbona, nonché con il sempre
crescente progresso etico e morale della nostra società, mediante lo
spostamento dei sussidi europei dalla zootecnia ad una produzione alimentare
più etica senza ingredienti d’origine animale.
Entro il 2030, ovvero entro due anni dall’approvazione della presente ICE,
dovrà essere completata la sostituzione della carne cosiddetta ‘tradizionale’ (ossia
carne derivata dalla macellazione degli animali) con la carne, nonché gli altri
derivati animali, prodotti con ingredienti d’origine esclusivamente vegetale
ovvero con l’agricoltura cellulare con riferimento soprattutto
all’alimentazione dei nostri amici animali.
In tal modo, anche i tremendi
trasporti di animali vivi non avranno più ragione d’esistere.
Se gli animali sono esseri
senzienti, si dovrebbe passare ad un’alimentazione senza ingredienti d’origine
animale, senza se e senza ma.
Giusta la considerazione che le
attività di allevamento e macellazione si pongono così nettamente in contrasto
con la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale e con il Trattato di
Lisbona, e giusta la considerazione che queste attività hanno con il tempo
perso il loro requisito di necessarietà, requisito sulla base del quale sino ad
ora sono state comunque accettate o ammesse, in virtù di entrambe queste
premesse, riteniamo che tali attività non debbano solo essere ridotte e non
finanziate più con i sussidi, ma che al contrario detti sussidi debbano essere
riconosciuti loro esclusivamente in un’ottica di aiuto nel necessario e
doveroso cambiamento e ristrutturazione aziendale.
Si propone in questa sede che gli
incentivi siano dati ai produttori di proteine etiche (carne e altri prodotti
d'origine animale che si producano invece con la tecnica della coltura
cellulare ovvero i simil prodotti con ingredienti 100 per cento vegetali). Gli
stessi operatori della zootecnia possono fare domanda dei sussidi, previa
sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione aziendale che entro l'anno
solare li metterà in grado di produrre carne o altri derivati animali con la
tecnologia cellulare (e non più con il metodo dell’allevare animali al solo
scopo di profitto e/o di macellazione), pena la restituzione dei fondi UE
ricevuti
ovvero la chiusura immediata dello stabilimento.