giovedì 16 aprile 2020

Ho scritto nuovamente al legale di Animal Equality (in risposta alla sua email)

Buongiorno, per quest'anno nuove campagne è comprensibile che abbiamo qualche difficoltà.
Eventualmente per il primo discorso per il quale ci siamo sentite al telefono i primi di marzo?
Chiedere a chi ha fatto (omissis) presso Amadori di individuare cosa  abbiamo per cercare di fare condannare Amadori anche per i polli che subiscono ancora più violenze rispetto a quanto subiscono i maiali (una tra tutte i pulcini tritati Vivi, i polli sui quali gli operai di Amadori ci urinano sopra e le galline ovaiole Tritate vive a 'fine carriera').
Perché se lasciamo che Amadori sia stato condannato solo per i maiali sembra che sui polli non ci siano violenze quindi è stato come un via-libera al consumo di pollame!

Il discorso della censura delle pubblicità di Amadori poi è rimasto sulla carta, perché sia Amadori, sia Coop, sia Aia continuano a pubblicizzare polli senza uso di antibiotici...

Ricordo che ho versato oltre 15.000 euro e che bello bilancio di Animal Equality c'è scritto che avrebbero avuto quest'anno un occhio particolare per i polli (in udienza si sono accontentati della condanna solo x i maiali però).

Se poi preferiscono non avere i miei soldi perché giustamente se qualcuno paga poi chiede riscontro quello ok, lo posso capire.
In attesa di cortese riscontro Le auguro buon lavoro.


Aggiornamento di oggi giovedì 16 aprile 2020 ore 15, come riportato sul gruppo WhatsApp del Coordinamento LAM:

[16/4, 15:58] 🐣🐤🐥: Ora il legale di Animal Equality asserisce che la condanna x Amadori riguardasse gli animali in generale e non solo i maiali.

[16/4, 16:00] 🐣🐤🐥: Ho quindi risposto invitando alla correzione della propaganda della notizia ad opera di Animal Equality, Enpa ed EssereAnimali, in quanto chiaramente hanno specificato che la condanna riguardasse solo i reati perpetrati ai danni dei maiali e non anche dei poveri e malcapitati polli.