lunedì 3 giugno 2024

RIASSUNTO + TESTO INTEGRALE della seconda grande iniziativa europea contro la MACELLAZIONE degli Animali

 Riassunto:

STOP CRUELTY STOP SLAUGHTER

 

Gli allevamenti intensivi e i macelli sono in conflitto con la Dichiarazione di Parigi e il Trattato di Lisbona i quali riconoscono a Tutti gli Animali gli stessi diritti all’esistenza e li definiscono esseri senzienti.

Gli allevamenti intensivi e i macelli rappresentano una costante minaccia alla salute pubblica.

 

CHIEDIAMO PERTANTO:

1) che venga incentivata la produzione di proteine vegetali, compresi i sostituti vegetali di latte e uova, e la produzione di carne coltivata.

2) che venga programmata una progressiva diminuzione degli Animali allevati, in ragione del 50% del numero degli animali allevati ogni anno, nonché che venga programmata una progressiva chiusura di tutti gli allevamenti a scopo alimentare.

Si inizierà dal contenimento degli allevamenti intensivi, a seguire quelli estensivi e i macelli, quali luoghi di sofferenza e sfruttamento animale nonché luoghi pericolosi a livello di diffusione di sempre nuove pandemie a livello mondiale e di altrettanti problemi a livello igienico e sanitario (salmonella, influenza aviaria, etc.).





Testo integrale:

STOP CRUELTY STOP SLAUGHTER

(Stop Farming, Stop Slaughter)

 

Gli allevamenti intensivi e i macelli sono in conflitto con la Dichiarazione di Parigi e il Trattato di Lisbona i quali riconoscono a Tutti gli Animali gli stessi diritti all’esistenza e li definiscono esseri senzienti.

 

Gli allevamenti intensivi e i macelli, inoltre, rappresentano una costante minaccia alla salute pubblica, per la diffusione di sempre nuove pandemie e di altrettanti problemi a livello igienico e sanitario (salmonella, influenza aviaria, etc.). 

Pertanto chiuderli, incentivando con i fondi europei la conversione delle attività esistenti nel campo della zootecnia in attività aventi ad oggetto proteine vegetali o proteine coltivate, rappresenterebbe un valido strumento di prevenzione di sempre nuove malattie.

 

CHIEDIAMO PERTANTO:

1) che venga incentivata la produzione di proteine vegetali, compresi i sostituti vegetali di latte e uova, e la produzione di carne coltivata, oltre che la ricerca verso una produzione di carne coltivata sempre più “pulita” ed “etica”, sia per il benessere animale, sia per quello dell'ambiente e a tutela della stessa salute dei cittadini.

2) che venga programmata una progressiva diminuzione degli animali allevati, in ragione del 50% del numero degli animali in essere ogni anno a partire, per ogni Stato membro, dall’anno di recepimento della richiesta e necessaria direttiva, nonché che venga programmata una progressiva chiusura di tutti gli allevamenti a scopo alimentare.

Ciò per una questione di rispetto della Dichiarazione di Parigi, del Trattato di Lisbona, della sempre crescente sensibilità e coscienza del problema costituito dalla presenza di allevamenti e macelli e della loro possibile fonte di sempre nuove pandemie e di altrettanti problemi a livello igienico e sanitario (salmonella, influenza aviaria, etc.).

Si inizierà dal contenimento degli allevamenti intensivi e a seguire di quelli estensivi e dei macelli, quali luoghi di sofferenza e sfruttamento animale nonché luoghi pericolosi a livello di diffusione di malattie e pandemie.

 

 

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APPROFONDIMENTI

“Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza”, sancisce la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, sottoscritta il 15 ottobre 1978 a Parigi. Così come il Trattato il Lisbona, all'art. 13, riconosce gli animali quali “esseri senzienti”, disponendo che “l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali”.

La realtà è però diversa. Lo sfruttamento animale è sempre più diffuso negli Stati dell'Unione Europea.

Per questo motivo, in linea con la Dichiarazione di Parigi e il Trattato di Lisbona, chiediamo il riconoscimento dell'aberrazione dell'allevare animali al solo scopo di ingrassarli e ucciderli, nonché l’aberrazione del detenere animali solo per sfruttarli al fine di arricchire chi li detiene (animali allevati e uccisi per vendere la loro carne, animali sfruttati e uccisi per la loro lana, per il loro latte o le loro uova, pulcini tritati vivi solo perché nati maschi, etc.).

Chiediamo altresì la progressiva chiusura degli allevamenti e dei macelli mediante lo spostamento dei sussidi europei dalla zootecnia alla produzione etica.

Verrà quindi incentivata la produzione di proteine vegetali, compresi i sostituti vegetali di latte e uova, e la produzione di carne coltivata per l'alimentazione soprattutto degli animali domestici e di affezione.

 Anche ragioni di salute pubblica suggeriscono di abbandonare progressivamente, sino alla sostituzione con alternative “etiche” e “pulite”, la  pratica di allevare animali per ingrassarli,  sfruttarli e avviarli al macello.

 Gli allevamenti sono difatti riconosciuti, anche dagli studi scientifici e sull'impatto ambientale, come vere e proprie “bombe ad orologeria”, appunto spesso per la presenza di tanti esseri senzienti della stessa specie ammassati in spazi ridotti l'uno sull'altro.

Gli allevamenti aumentano il rischio di futuri spillover, nonchè il rischio della nascita e diffusione di prossime pandemie. In particolare, gli allevamenti avicoli sono il maggior fattore di rischio per la nascita di influenze pandemiche in danno di animali e uomini (casi di mucche che contraggono l’influenza aviaria H5N1; un’infezione da influenza aviaria è stata identificata anche in un lavoratore di un’azienda lattiero-casearia del Michigan (Stati Uniti).

Oltre a questo ricordiamo altri due problemi: il fenomeno che va sotto al nome di ANTIBIOTICO-RESISTENZA e il problema dell’alto rischio salmonella a causa della scarsa igiene presente in allevamenti e macelli.

  

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 Tra i tanti si segnalano questi articoli:

 1) COVID E ALLEVAMENTI INTENSIVI. GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI AUMENTANO IL RISCHIO DI FUTURI SPILLOVER:

https://ilbolive.unipd.it/it/news/allevamenti-intensivi-aumentano-rischio-futuri

  

2) AVIARIA . GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI SONO “BOMBE”  A OROLOGERIA.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/08/aviaria-gli-allevamenti-intensivi-sono-bombe-ecologiche-a-orologeria/6832196/

 

3)  SE NON FERMIAMO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.... LA PROSSIMA PANDEMIA ARRIVERA' DAGLI ALLEVAMENTI DI POLLO. Il settore avicolo è UNA BOMBA AD OROLOGERIA. greenMe https://www.greenme.it/news/approfondimenti/allevamenti-intensivi-pollo-aviaria-pandemia/

 

4) BATTERI RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI NELLA CARNE DI POLLO: ecco la nostra inchiesta: https://www.altroconsumo.it/alimentazione/sicurezza-alimentare/news/antibiotici-nella-carne#:~:text=La%20nostra%20ultima%20inchiesta%20su,tetracicline%20e%20beta%2Dlattamici).

 

 5)  INFLUENZA AVIARIA: gli allevamenti avicoli sono il maggior fattore di rischio per la nascita di influenze pandemiche in danno di animali e uomini.

Epidemie e allevamenti intensivi: l’aviaria torna a diffondersi in Italia:

https://www.greenpeace.org/italy/storia/15494/epidemie-e-allevamenti-intensivi-laviaria-torna-a-diffondersi-in-italia/

 ·      https://www.lastampa.it/cronaca/2024/05/08/news/aviaria_mucche_oms_latte-14286872/

 ·      https://www.marionegri.it/magazine/influenza-aviaria-nuova-pandemia

 ·      https://ilfattoalimentare.it/aia-richiamo-pollo-tortelloni-primia-tigros.html 

 ·      Articoli 11 e da 191 a 193 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX%3A32004L0035content/IT/ALL/?uri=CELEX%3A32004L0035

 ·      https://eu.boell.org/sites/default/files/2021-09/MeatAtlas2021_final_web.pdf?dimension1=ecology

 ·      Regolamento (UE) 2015/2283 del 25 novembre 2015 sui nuovi alimenti. GU L327 dell'11.12.2015, pag. 1.

·      Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati. GU L 268 del 18.10.2003, pag. 1.

 ·       Regolamento (CE) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. GU L 31 dell'1.2.2002, pag. 1.

·      Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che modifica i regolamenti (CE) n. 1924/2006 e (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga la direttiva 87/250/CEE della Commissione, la direttiva 90/496/CEE del Consiglio, la direttiva 1999/10/CE della Commissione, la direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 2002/67/CE e 2008/5/CE della Commissione e il regolamento (CE) n. 608/2004 della Commissione. GU L 304 del 22.11.2011, pag. 18.

 ·       Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, GU C 202 del 7.6.2016

·      https://www.microbiologiaitalia.it/salute/tumore-alla-prostata-e-dieta-vegana/