“Sono nato onnivoro e amante della carne, e non avevo mai messo in discussione le mie scelte alimentari. Ma un giorno, un evento inaspettato cambiò per sempre il mio modo di vedere le cose: fui invitato a visitare un macello.
Invece del solito profumo di carne arrostita, l'aria era densa di un odore acre e metallico che bruciava le narici e toglieva il fiato.
Era l'odore del terrore, palpabile e penetrante, che impregnava ogni angolo di quel luogo infernale.
Urla strazianti riecheggiavano tra le pareti di cemento, mentre bovini terrorizzati venivano trascinati verso la loro tragica fine.
Non riuscivo a sostenere lo sguardo di quegli animali innocenti: i loro occhi pieni di paura e disperazione mi trafiggevano il cuore.
Erano esseri viventi come me, capaci di provare dolore e sofferenza, eppure condannati a un destino orribile.
In quel preciso istante, qualcosa dentro di me si ruppe e capii che le BESTIE non erano loro. Non potevo più essere complice di quell'orrore; dovevo agire e cambiare il mio stile di vita.
Quel giorno sono diventato vegano.”
Claudio Gandini
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