No alle uova
Anche la produzione di uova comporta la morte delle galline e dei pulcini maschi. Le galline vivrebbero quindici anni, ma in tutti gli allevamenti, non solo in quelli intensivi, finiscono macellate appena il numero di uova prodotte diminuisce (di solito intorno ai due anni di vita) per diventare carne di seconda scelta. Stipate in gran numero dentro a minuscole gabbie, senza nemmeno la possibilità di aprire le ali o di seguire i loro naturali istinti, diventano stressate e aggressive a tal punto che spesso si feriscono e uccidono fra loro; il taglio del becco, pratica comune negli allevamenti, serve a limitare questo problema. I pulcini maschi, inutili al ciclo produttivo, vengono buttati vivi in un tritacarne per diventare mangime, soffocati o semplicemente lasciati morire accatastati in grandi mucchi.
https://www.viverevegan.org/vegan-per-gli-animali/
Sulla triste storia delle galline ovaiole meno di mezza riga ! Nessun accenno al tritacarne (per pulcini e galline a fine carriera), nessun accenno al fatto che producendo così tanto non sono più nemmeno capaci di reggersi in piedi che letteralmente una gallina si consuma ad ogni uovo che produce, ma è il fatto di rubarglierlo, che oltre a produrle smarrimento (lo stesso che proviamo noi ad esempio quando non ritroviamo su un autobus il nostro zaino!), a piangere per la sua futura prole rubatagli, il suo istinto materno la induce a produrre un altro uovo il giorno seguente, poi le viene rubato anche quello, e allora ancora un altro.
Sono così frequenti i casi di COLLASSO DELL'OVICONDOTTO, con tanto di materiale che 'scodinzola' da fuori dal culo ad ogni sua beccata. Ciò attira la curiosità delle altre galline, strettamente a contatto nella minuscola gabbia che ne contiene sino a 4 e TIRANDO CON IL BECCO questa cosa strana che si muove, la gallina, non potendo scappare rimane accerchiata nella minuscola gabbia sino a che non viene EVISCERATA VIVA.
.jpg)
.jpg)
.jpg)
